Uno dei grandi pregi della macchina termica inventata da Rossi è rappresentata dall'alta efficienza energetica, molto maggiore rispetto a quanto ottenuto dai dispositivi utilizzati dai professori Piantelli e Focardi nel corso dei loro esperimenti.
La chiave di volta è riconducibile a due principali innovazioni introdotte da Rossi e cioè:
a) l'utilizzo di Nichel polverizzato con dimensioni delle particelle della polvere di alcune decine di nanometri
Soffermando l'attenzione sul secondo elemento, viene spontaneo chiedersi quale possa essere questo catalizzatore.
Gli esami eseguiti sulle "ceneri" del reattore (il combustibile esausto) non hanno mai evidenziato la presenza di elementi chimici estranei rispetto a quelli coinvolti nella reazione nucleare stessa o ai prodotti finali di quest'ultima, per cui una ipotesi di buon senso, porterebbe a pensare che il "catalizzatore segreto" possa essere magari una combinazione chimica degli stessi elementi della reazione cioè il Ni e l'H. In particolare si ipotizza il:
DI-IDRURO di NICHEL
oppure il
TRI-IDRURO di NICHEL
TRI-IDRURO di NICHEL
Questi Idruri hanno formula chimica NiH2 e NiH3 rispettivamente essendo ottenuti dal Nichel con numero di ossidazione +2 oppure +3 e dall'Idrogeno considerato con il numero di ossidazione -1.
L'Idruro potrebbe successivamente, se sottoposto al calore, rilasciare Idrogeno monoatomico ritenuto elemento essenziale per il funzionamento del reattore.
I metalli del Gruppo 10 come il Nichel si usano spesso come catalizzatori di idrogenazione, perchè formano idruri superficiali in seguito all'assorbimento chimico dell'Idrogeno.
Vengono così chiamati i metalli che riescono ad assorbire Idrogeno nel loro reticolo cristallino.
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